L’ANGOLO DI ELISA, UNA FINESTRA SUL MONDO


pezzetti di cielo - Enrico Maddalena Elisa Scaringi, giovanissima, specializzata in giornalismo sociale, è anche poetessa e creativa; farà parte dello Staff di POPact curando una sua Rubrica chiamata “L’angolo di Elisa, una finestra sul mondo”.
Ho scelto da una sua silloge un verso tratto da “Dopo…”

…Vai oltre:
Al di là della solitudine.
Ha paura. Lo compatisco. Si trasforma.
È dolcemente maschile,
Nel profondo.
È duramente femmineo,
Nel contorno…

La sua presentazione…
“Alta, magra, mora”.
È forse questo il ritratto di una modella?
No, non pretendo di mettermi sullo stesso piano di ragazze bellissime. Il mio punto forte è l’intelligenza, non il fisico (sigh!).

Mi chiamo Elisa Scaringi.
Sì… Sì… Sca-rin-gi. Lo so, non è un cognome comune
(almeno dal sud dell’Italia in su).
Quante confusioni telefoniche ancora oggi…
“Come?” “Sca-rin-gi”
“Ah! Sariddi!” “No, Scaringi”
>“Allora Sarindi?!” “No! Sca-rin-gi!”
“Ho capito: Scarinci!” “Noo! Sca-rin-gi!!”
“Senta, mi faccia lo spelling!”

Sono nata con la passione per la scrittura: un po’ per indole personale (cercando di compensare la mia scarsa loquacità orale), un po’ per formazione scolastica.
Cresciuta con una maestra, dura e severa, che ci imponeva il tema in classe ogni due settimane (grazie all’inconscio terrore che provavo ogni due venerdì, ho imparato a scrivere in italiano corretto!), mi sono cimentata nel mio primo romanzo in quarta elementare. L’ora della ricreazione primaverile divenne il progetto di un paio di alunni di scrivere una storia rinascimentale con protagonisti noi stessi. Ma poi il sogno si arenò alle prime pagine di uno scritto melenso da cui non ricavammo un soldo.
Giunta al tanto temuto IV ginnasio, avevo in cartella una poesia sullo sterminio degli ebrei: la scrissi con sentimento e la imparai a memoria, ma non la inviai mai per farla leggere. Solo in seconda liceo mi decisi a dare seguito alla mia vena narrativa, spinta dalla segreta invidia nei confronti della mia stranissima compagna di banco, che scriveva testi dalla fervida fantasia farcita con uno stile profondo. Scrissi una finta tragedia greca, e vinsi il primo premio di un concorso letterario. Sebbene, rileggendolo oggi, appaia come uno scritto ingenuo nato dalla mano di un’adolescente, modestamente è il frutto meglio riuscito della mia fantasia.

Arriviamo ora agli anni dell’università (senza discutere qui del livello di formazione sui generis offerto dalla riforma del nuovo ordinamento). È il tempo dei grandi sogni di gloria e delle sconcertanti scoperte. Ho conosciuto svariati mondi e tutti mi sono piaciuti: esiste la linguistica! la filologia! esistono le lingue romanze! e la letteratura contemporanea post 1945! esiste il cinema! insieme con l’arte e la musica sperimentale! esiste l’informatica umanistica, con i suoi avatar del cyber space! la letteratura fatta dagli immigrati! ed esiste forse, da qualche parte, un giornalismo che racconti la verità reale!
Dopo aver mangiato, però, ingurgitando di tutto e di più, si manifesta l’indigestione. Ed io mi sono ritrovata disgustata di nozioni, confusa. Poi ho capito: prenditi il bello e mettilo insieme, perché in fondo tutte le arti si compenetrano, come le culture.
È allora questo il momento della mia potatura autunnale, alla ricerca di quella mia radice personale che leghi i frutti affascinanti di parole, suoni, colori e immagini.

Elisa Scaringi


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4 thoughts on “L’ANGOLO DI ELISA, UNA FINESTRA SUL MONDO

  1. Ti conosco molto bene e hai rispecchiato nella tua presentazione quello che sei veramente. Non pensavo però potessi arrivare a questo livello di autoironia: ne sono rimasto piacevolmente colpito così.
    In bocca al lupo amore mio per questa nuova avventura e consiglio a tutti di leggere quello che pubblicherà perché ne vale veramente la pena!

    Enrico (il tuo fidanzato)

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  2. Fila via liscia e rimane in mente la tua presentazione…forse proprio grazie a quella buona,giusta dose di autoironia che personalmente amo molto. Complimenti e grazie per esserti fatta conoscere.
    Luca Mosconi

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